“In un’epoca storica in cui è difficile trovare il coraggio di sognare, di desiderare, l’invito a seguire un frutto impossibile diventa più che mai urgente. Tramite la cooperazione e la fiducia negli altri, l’incontro con nuovi improbabili alleati, la capacità di ascoltare lezioni apparentemente incomprensibili, si può raggiungere il frutto misterioso.” (Dal testo critico di Pietro Consolandi, Un sogno: il frutto del sole e l’oro travestito).
Verrà realizzata nelle prossime settimane in Polveriera l’installazione site specif BOOM di Giacomo Gerboni annunciata, nel piazzale Oscar Romero, da un accumulo di un elemento significativo della materialità e dei significati dell’opera che si compone di rami che sporgono dai due edifici protendendosi ad abbracciare lo spazio pubblico, spazio della socialità e dell’incontro, naturale estensione delle relazioni che avvengono in Polveriera.
Questi rami immaginari e artificiali saranno composizione di cortecce provenienti da alberi dell’Appennino di differenti essenze (castagno, noce, abete, pioppo, cedro, pino, acacia e cerro). In questa installazione i rami di scarti salvati, come dei grandi germogli spuntati improvvisamente, trasfigurano gli edifici della Polveriera in un seme inedito di una gigantesca pianta onirica.
Una pianta che sorprendentemente dà alla luce un frutto ignoto e luminoso, un frutto che, se mangiato, realizza i desideri.
Il progetto è realizzato con il contributo del Comune di Reggio Emilia nell’ambito del bando Cultura #RE20/21 La cultura non starà al suo posto e con la collaborazione di L’Ovile cooperativa sociale ed il sostegno dei partner di Polveriera: Consorzio Oscar Romero e delle cooperative sociali Coress, Dimora d’Abramo, Elfo e Nuovo Raccolto.
