La Sala Civica diventa uno Spazio Civico dedicato al quartiere Mirabello/Ospizio e ai suoi abitanti.
Il giovedi mattina dalle 10:00 alle 13:00 accogliamo chiunque abbia voglia di condividere esperienze, proporre idee e progettare insieme attività per tutti.
Queste interviste sono il risultato di un piacevole incontro. I protagonisti sono Verina, una pensionata molto attiva nel quartiere, Moulaye e Ahmed, due giovani ragazzi migranti seguiti dal servizio SPRAR (Dimora d’Abramo, un Progetto di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati).
Conosciamoli meglio!
Chi sei e quali sono le tue origini?
Sono Verina e sono nata a Castellarano, un paese quasi di montagna, vicino a Roteglia. Ho perso la mamma molto piccola e mio papà si è risposato con una donna che aveva già 4 figli e ne hanno avuto un altro insieme. Siamo diventati una grande famiglia! Sono venuta a stare a Reggio molto giovane per stare insieme mia sorella, che mi ha fatto un po’ da mamma.
Ho lavorato come donna di servizio, poi mi sono sposata sono andata ad abitare a Correggio, ho avuto due figli. Il destino mi ha però riportata a Reggio e sono andata a lavorare con mio marito in cantiere.
Ho fatto la “muratora”, un lavoro un pò insolito per una donna. Facevamo i pavimenti e i rivestimenti, grazie a questo mestiere ho girato gran parte dell’Italia e sono stata anche all’estero.
Adesso sono pensionata e ho 3 bei nipoti. Gioco a bocce, a biliardo, a carte e faccio il corso di ginnastica, insomma ho un’agenda fittissima!
Come ti descriveresti con un aggettivo o una caratteristica?
Sono un maschiaccio e non ho paura di nessuno!
Qual è la prima cosa che ti viene in mente se pensi a un momento bello della tua vita?
Sicuramente quando è nata la mia bimba. Il primo figlio è una cosa che ti sconvolge, in senso positivo!
La prima notte non ho dormito e continuavo solo a pensare “è mia!” “è mia!”. Ho provato un’emozione indescrivibile, meravigliosa. Così come l’esperienza dell’allattamento, è una sensazione dimenticherò mai.
Come sei arrivata in Polveriera?
La prima volta sono venuta perché mi hanno invitata a partecipare agli incontri dello Spazio Civico, mi piace essere attiva e voglio essere informata su quello che succede nella mia città.
Cosa ti piace di Reggio Emilia?
Con tutti i difetti che può avere io sono orgogliosa della mia città! Reggio è bellissima, è pulita, si vive molto bene.
C’è una cosa che cambieresti per migliorare questa città?
Ci sono varie cose che si potrebbero migliorare, nel mio quartiere per esempio vorrei che sistemassero la zona della pista ciclabile e del parco. In generale sarebbe più bello avere una maggiore cura degli spazi verdi. Sono una giardiniera, è normale che presti particolare attenzione a questo aspetto!
Come ti chiami e quanti anni hai?
Mi chiamo Moulaye, ho 26 anni e sono qui in Italia da 3 anni.
Da dove vieni?
Vengo dal Senegal, ho frequentato la scuola fino alla quinta superiore poi sono venuto in Italia.
Quando ero in Senegal ho studiato materie commerciali, poi per problemi famigliari sono stato costretto a lasciare il mio paese. Qui ho fatto un pò di tutto: ho lavorato ho fatto formazione e volontariato.
Come ti descriveresti con un aggettivo o una caratteristica?
Sono una persona aperta e socievole. La mia caratteristica principale è la capacità di condivisione, voglio condividere il più possibile con le persone che mi circondano.
Qual è la prima cosa che ti viene in mente se pensi a un momento bello della tua vita?
Il mio pensiero va sempre alla mia mamma, sta in Senegal e mi manca molto, così come i miei fratelli.
Come sei arrivato in Polveriera?
Sono arrivato grazie a Elisabetta (operatrice di SPRAR) è stata davvero preziosa per me. Mi ha aiutato molto.
Cosa ti piace di Reggio Emilia?
Mi piace questa città perché è tenuta molto bene e le persone sono gentili.
C’è una cosa che cambieresti per migliorare questa città?
Ci dovrebbe essere più possibilità di lavoro per i ragazzi giovani come me. Vorrei tanto poter trovare un lavoro che mi permetta di fare ciò per cui ho studiato.
Come ti chiami e quanti anni hai?
Mi chiamo Ahmed e ho 21 anni.
Da dove vieni?
Sono originario della Mauritania. Nessuno sa mai di preciso dove si trova: è uno stato dell’Africa Occidentale che confina con il Sahara, l’Oceano Atlantico, il Senegal, il Mali e l’Algeria.
Sono arrivato in Italia con il barcone dalla Libia. Vado a scuola e sto facendo vari corsi, mi piace molto il corso di fotografia e quello di nuoto. Cerco di integrarmi e di fare cose normali che fanno i ragazzi della mia età.
Come ti descriveresti con un aggettivo o una caratteristica?
Faccio anche un corso di teatro, quindi forse la prima cosa che mi viene in mente è: espressivo, espressività.
Qual è la prima cosa che ti viene in mente se pensi a un momento bello della tua vita?
Ora, adesso, in questa bella giornata di incontri.
Come sei arrivato in Polveriera?
Come Moulaye anche io devo ringraziare Elisabetta, è stata ed è tutt’ora di grande aiuto per la mia integrazione.
Cosa ti piace di Reggio Emilia? C’è una cosa che cambieresti per migliorare questa città?
Adoro Reggio, è una bella città. Non cambierei nulla.